
INDICI DI SOSTENIBILITÀ FINANZIARIA:
COME CAPIRE SE LA TUA IMPRESA STA DAVVERO IN PIEDI
Spesso gli imprenditori e le imprenditrici misurano la salute della propria attività guardando solo al saldo del conto corrente:
“Se ci sono soldi in banca, vuol dire che sto andando bene”.
Ma non sempre è così. Avere liquidità oggi non garantisce che la tua impresa sarà solida domani. Per questo è importante utilizzare alcuni indici di sostenibilità finanziaria semplici, che ti aiutano a capire se la tua azienda è davvero sostenibile nel tempo.
Vediamoli insieme, in modo pratico.
1. Indice di liquidità: riesco a pagare i debiti a breve termine?
Formula: Attività correnti / Passività correnti
Tradotto: confronta ciò che puoi incassare a breve (ad esempio crediti dai clienti o merce in magazzino) con ciò che devi pagare a breve (fornitori, tasse, bollette).
✅ Un valore maggiore di 1 indica una situazione di sicurezza.
⚠️ Un valore inferiore a 1 segnala possibili difficoltà nei prossimi mesi.
💡 Consiglio pratico: tieni sotto controllo le scadenze. Avere molti crediti ma incassarli in ritardo può metterti in difficoltà, anche se “sulla carta” i numeri sembrano positivi.
2. Indice di indipendenza finanziaria: quanto dipendo dalle banche?
Formula: Patrimonio netto / Totale passivo
Tradotto: valore che indica quanta parte dell’impresa è finanziata con risorse proprie rispetto ai debiti.
✅ Un valore superiore al 30-40% è generalmente positivo.
⚠️ Un valore troppo basso, invece, significa che stai correndo troppi rischi con capitale di terzi.
💡 Consiglio pratico: cerca di reinvestire almeno una parte degli utili in azienda. Non è sempre facile, ma rafforza la tua posizione verso banche e fornitori.
3. Indice di rotazione del magazzino: le scorte girano o sono ferme?
Formula: Costo del venduto / Magazzino medio
Tradotto: serve a capire ogni quanto tempo “ruota” la merce in magazzino: se hai troppa merce ferma, stai immobilizzando liquidità (per saperne di più leggi il nostro articolo dedicato)
Esempio: se hai un magazzino del valore di 100.000 euro e in un anno vendi merce per 50.000, probabilmente stai acquistando più di quando vendi.
💡 Consiglio pratico: valuta ordini più piccoli e frequenti. Meglio avere meno prodotto che gira spesso, piuttosto che stock fermo sugli scaffali.
4. Margine operativo: sto guadagnando davvero?
Molti confondono fatturato con guadagno. Il margine operativo indica quanto ti rimane dopo aver coperto i costi diretti (merci, manodopera, affitti, energia, ecc.).
Formula: (Ricavi – Costi operativi) / Ricavi
Un margine sano è generalmente tra il 10% e il 20%. Se è troppo basso, significa che stai vendendo a prezzi troppo bassi o che i costi sono fuori controllo.
💡 Consiglio pratico: controlla i costi fissi e variabili ogni tre mesi. Anche piccoli miglioramenti nei margini fanno la differenza a fine anno.
Gestire un’impresa oggi richiede sempre più attenzione ai numeri. Ecco tre spunti pratici da cui partire:
✔️ Tieni traccia dei numeri chiave ogni trimestre: fatturato, costi, debiti, incassi e magazzino, anche su un semplice foglio Excel.
✔️ Interpreta questi indici per capire se sei in equilibrio o stai rischiando troppo.
✔️ Non restare solo: affidati a professionisti per interpretare in maniera adeguata i dati e prendere decisioni più consapevoli.
Ricorda: un’impresa sana non è quella che fattura di più, ma quella che sa durare nel tempo, mantenendo il giusto equilibrio tra entrate, costi e investimenti.
Conoscere questi indici ti dà un vantaggio: ti consente di prevenire problemi, non solo affrontarli quando ormai è tardi.
Se desideri approfondire questi temi, puoi contrattare l’Area Contabilità di Ascom Padova che si è dotata di uno staff dedicato a supportare chi sta a capo di un’azienda e vuole guidarla in modo sicuro, attraverso scelte strategiche e consapevoli.
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Ascom Servizi Padova spa
Padova, 3 luglio 2025