
BENCHMARKING:
PERCHÉ CONFRONTARSI CON IL MERCATO FA CRESCERE LA TUA IMPRESA?
Il benchmarking è una pratica strategica sempre più utilizzata dalle imprese più attente e orientate alla crescita. Significa confrontare le performance della propria azienda con quelle di altre realtà che operano nello stesso settore, ossia i “concorrenti”, per capire dove si è competitivi e dove si può migliorare.
In sostanza, è un modo per osservare la propria attività con gli occhi del mercato, misurando risultati, processi e strategie rispetto ai migliori player.
Perché fare benchmarking?
L’obiettivo di chi guida un’impresa è migliorarne le performance e, soprattutto, aumentarne la redditività. Poiché fare impresa significa essere in un contesto economico competitivo, non basta guardare solo ai propri risultati ma è fondamentale studiare le aziende concorrenti.
Nello specifico, fare benchmarking è fondamentale per:
• scoprire se i propri risultati sono in linea con il mercato, capendo se si è sulla giusta strada o se ci sono aree da migliorare;
• capire se un certo trend (es. un calo di vendite o margini in ribasso) è un fenomeno diffuso o meno per contestualizzare le proprie performance;
• sapere come se la passano fornitori e clienti in modo da verificare se il proprio posizionamento rispetto ai competitors è migliorabile.
Assodata l’importanza di questa pratica strategica, ci rimane da capire come attuarla. Si aprono due possibilità: esprimere pareri empirici e soggettivi o fare una valutazione basata su criteri ben precisi.
Benchmarking: le fasi per applicarlo nella tua impresa
Nelle PMI italiane, il benchmarking è ancora poco diffuso. Eppure, le imprese più attente, lo hanno già inserito nei processi aziendali almeno una volta l’anno.
Ecco come iniziare:
1. ANALIZZA I BILANCI DEI CONCORRENTI: scarica i dati pubblici (es. dal Registro Imprese) per avere una base di confronto solida.
2. RICLASSIFICA I DATI: riorganizza le voci di bilancio per rendere l’analisi più chiara, trasformandole in % rispetto ai ricavi.
3. CONFRONTA E INTERPRETA I DATI: valuta l’incidenza % delle diverse voci di costo. Le differenze rispetto ai competitors possono rilevare inefficienza o punti di forza da valorizzare. Ciò ti aiuterà a definire concretamente la tua strategia di posizionamento e gli obiettivi aziendali.
4. ELABORA UN PIANO D’AZIONE: trasforma l’analisi in strategia. Lo studio dei dati è fondamentale, ma deve essere seguito dall’elaborazione di un piano d’azione preciso.
Qualche esempio: migliorare il packaging, ottimizzare i costi, riprogettare il prodotto.
È importante che nei piani d’azione sia indicato con precisione il team coinvolto; le attività organizzative previste; le risorse necessarie; le tempistiche di attuazione.
5. MONITORA E CORREGGI: il benchmarking è un processo continuo, non un’azione una tantum. Se desideri approfondire questi temi, puoi contattare l’Area Contabilità di Ascom Padova che si è dotata di uno staff dedicato a supportare chi sta a capo di un’azienda e vuole guidarla in modo sicuro, attraverso scelte strategiche e consapevoli.
Fare benchmarking quindi non è solo un esercizio analitico, ma un’occasione concreta per:
✔️ capire la propria posizione nel mercato
✔️ individuare le best practices di settore
✔️ definire obiettivi realistici e misurabili
✔️ pianificare azioni più efficaci e sostenibili
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Ascom Servizi Padova spa
Padova, 29 maggio 2025