
COME DEFINIRE IL PREZZO GIUSTO: SOSTENIBILITÀ, MARGINI E VALORE PERCEPITO
Definire il prezzo giusto di vendita dei propri prodotti o servizi è una delle scelte più delicate per chiunque abbia un’attività.
Prezzi troppo alti rischiano di allontanare i clienti; prezzi troppo bassi, invece, compromettono la sostenibilità economica. Trovare il giusto equilibrio non è semplice, ma il punto di partenza resta sempre lo stesso: conoscere a fondo i propri costi.
Prezzi e costi: un legame imprescindibile
Il prezzo non può essere definito “a sensazione” o semplicemente copiando quello della concorrenza. Ogni impresa ha una struttura di costi propria: spese, margini, obiettivi e livelli di sostenibilità variano da caso a caso. Definire un prezzo corretto significa coprire tutti i costi, generare un margine adeguato e mantenere la competitività sul mercato.
Per definire correttamente il prezzo, è fondamentale distinguere tra
✔️Costi fissi: presenti anche in assenza di produzione o vendita (es. affitto, utenze, stipendi, leasing, assicurazioni)
✔️ Costi variabili: legati direttamente al volume di produzione o vendita (es. materie prime, energia, packaging, provvigioni)
✔️ Costi indiretti o nascosti: spesso trascurati, ma rilevanti (es. tempo dell’imprenditore, manutenzione, attività amministrative, imposte)
Tutti questi elementi concorrono a determinare il costo reale del prodotto o servizio.
Dal costo al margine: la formula del prezzo
Una volta definiti i costi complessivi, è possibile calcolare il prezzo di vendita con una semplice formula:
Prezzo di vendita = Costo totale + Margine di profitto
Il margine può essere espresso in valore assoluto o in percentuale.
Esempio: con un costo complessivo di 50 € e un margine del 40%, il prezzo sarà:
50 + (50 × 40%) = 70 €
Attenzione: il margine deve includere non solo l’utile desiderato, ma anche eventuali sconti, promozioni, costi di distribuzione e rischi di invenduto.
Valore percepito: il cliente al centro del prezzo
Determinare un prezzo in base ai costi è fondamentale, ma non sufficiente. È altrettanto importante confrontarsi con il mercato e con il modo in cui il cliente percepisce il valore offerto.
Un prezzo “giusto” non è solo quello che copre i costi, ma anche quello che il cliente è disposto a pagare per il valore che riceve.
È qui che entra in gioco il concetto di valore percepito. Prodotti con caratteristiche distintive, servizi accessori o un brand forte possono sostenere un prezzo più elevato. In mercati standardizzati, invece, serve maggiore efficienza per contenere i costi e restare competitivi.
Il controllo di gestione come strumento di monitoraggio
Il prezzo non è una decisione da prendere una volta per tutte. Servono strumenti, anche semplici, per monitorare l’andamento di costi e margini nel tempo. Le materie prime aumentano, i volumi di produzione cambiano, le condizioni del mercato mutano.
Solo un controllo regolare consente di aggiornare i prezzi e mantenere la redditività. Anche in questo caso, gli adeguati assetti organizzativi – richiesti oggi per legge – diventano un’opportunità.
Può bastare un foglio Excel ben tenuto, una contabilità analitica di base o il supporto di un consulente esperto.
Definire il prezzo dei propri prodotti o servizi in modo efficace significa scegliere e non subire. Significa garantirsi margini, sostenibilità e possibilità di crescita.
Parti dai tuoi costi, costruisci un margine realistico e infine valuta il mercato e il valore percepito.
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Ascom Servizi Padova spa
Padova, 12 giugno 2025