INFOCAMERE E ASCOM PADOVA: ECCELLENZA NELLA PARITÀ DI GENERE

È ormai noto quanto negli ultimi tempi il dibattito sulla parità di genere sia diventato centrale nel contesto aziendale. In questo quadro brilla l’esperienza di una realtà leader nel settore dell’innovazione digitale: stiamo parlando di InfoCamere società che, da oltre 40 anni, gestisce il Registro delle Imprese e contribuisce al miglioramento dei rapporti tra PMI e Pubblica Amministrazione. Tre i pilastri fondamentali della loro Vision aziendale: semplificazione, digitalizzazione e servizi professionali.

Una realtà che si compone di quattro sedi in Italia, per un totale di oltre 1000 dipendenti con una forte prevalenza di profili IT e ruoli tecnici, storicamente ricoperti da figure maschili. È così che ci presenta la situazione Elena Proietti, Direttrice Risorse Umane, Organizzazione e Affari Generali a dimostrazione di quanto lavoro è stato fatto per l’ottenimento della Certificazione della Parità di Genere, obiettivo raggiunto pochi giorni fa con un brillante score dell’81%.

Ma com’è nata la decisione di intraprendere questo percorso?
«Il tessuto di InfoCamere è cambiato molto nel corso degli anni sino ad arrivare ad oggi, in cui il gap tra rappresentanza maschile e femminile si è drasticamente ridotto. Ciò a dimostrazione del fatto che l’attenzione verso queste tematiche è altissima ma soprattutto strutturale già da anni. La Certificazione della Parità di Genere è dunque il coronamento di un iter iniziato molto tempo fa, un segnale che ci aiuta a comunicare all’esterno che la nostra è una realtà che non discrimina in cui è possibile trovare la massima attenzione nei confronti di aspetti che riteniamo fondamentali», ci dice Elena Proietti.

Un valore aggiunto pertanto, che però ha richiesto tempo, lavoro e competenze: come siete riusciti a gestire il tutto?

«Si tratta di una norma nuovissima in cui mancava del tutto uno storico: per questo motivo abbiamo deciso di rivolgerci al team di Ascom Servizi Padova per essere affiancati sul piano tecnico». Un supporto fondamentale specialmente nelle fasi di implementazione del piano strategico, di impostazione dei KPI e di interpretazione degli stessi indicatori.

«Una sinergia assolutamente fruttuosa: abbiamo visto nella vostra consulenza anche un modo per confrontarci con occhi esterni e per allargare le nostre prospettive» aggiunge la Direttrice delle Risorse Umane.

E così, partendo da una situazione già ben strutturata, avete ottenuto con successo la Certificazione dopo circa 3 mesi. Siete soddisfatti del lavoro svolto?

«È un ottimo traguardo, ma lo intendiamo come un nuovo punto di inizio! Sono molte le iniziative che stiamo pianificando, alcune delle quali già a buon punto: per esempio lo smart working, che adottiamo già dal 2017, è diventata una prassi regolamentata per tutti i nostri dipendenti».
Ma non solo: la creazione di un ambiente di lavoro inclusivo passa anche attraverso politiche di lavoro flessibili che consentono a tutto il personale, specialmente quello femminile, di avere un giusto equilibrio tra vita professionale e vita privata. Molto impegnati anche a livello comunicativo, «intendiamo organizzare webinar e iniziative volte alla sensibilizzazione di questi temi, legati alla genitorialità e al welfare aziendale».

I risultati ottenuti da InfoCamere sono un riconoscimento tangibile degli impegni assunti dall’azienda già da tempo prima, che hanno consentito la creazione di un terreno fertile su cui poter agire virtuosamente.
«Insieme alla vostra consulenza, abbiamo creato un team di lavoro ben integrato che ci ha permesso di ottenere un ottimo risultato. Adesso lavoreremo sempre di più in questa direzione, perché è l’unica che riteniamo adeguata alla nostra cultura aziendale» chiosa Elena Proietti.

Quest’esperienza offre un esempio concreto di come un’azienda possa adottare strategie e politiche efficaci per creare un ambiente di lavoro inclusivo e promuovere l’uguaglianza di opportunità: attraverso un impegno costante e un approccio olistico, InfoCamere ha dimostrato che la parità di genere non solo è possibile, ma può anche portare vantaggi significativi in termini di performance aziendale e soddisfazione dei dipendenti.