
Quanto potrebbe costare un attacco informatico ad una micro o piccola impresa?
In un contesto economico in cui digitalizzazione e connettività sono diventate essenziali anche per le realtà più piccole, la sicurezza informatica non può più essere considerata un lusso riservato alle grandi aziende.
Le micro, piccole e medie imprese sono ad oggi tra i bersagli preferiti del cybercrime, in particolare attraverso attacchi ransomware: si tratta di malware che bloccano i dati aziendali chiedendo un riscatto per sbloccarli o, nei casi peggiori, minacciando la diffusione di informazioni sensibili.
Quali sono le principali voci di costo di un attacco ransomware?
Un attacco ransomware può impattare su più fronti contemporaneamente. Di seguito le voci principali da considerare.
● Fermo operativo: giornate di inattività, mancato servizio ai clienti, impossibilità di fatturare.
● Assistenza tecnica: intervento urgente per contenere l’attacco, ripristinare dati e sistemi.
● Ripristino gestionale/sistemi: reinstallazioni, recupero dati, riconfigurazioni.
● Danno reputazionale: perdita di fiducia, recensioni negative, abbandono clienti.
● Possibili sanzioni GDPR: se vengono esfiltrati dati personali (anagrafici, sanitari, fiscali).
● Investimenti da effettuare post-attacco: firewall, backup automatici, autenticazione forte, formazione.
● Riscatto (non raccomandato): ossia il pagamento richiesto dai criminali per lo sblocco dei dati.
I costi di un attacco: alcune stime realistiche
Attraverso una serie di simulazioni realistiche, abbiamo analizzato l’impatto di un attacco ransomware su diverse realtà concrete. Queste simulazioni mostrano chiaramente che nessuna azienda è troppo piccola per essere attaccata e che l’impatto può essere pesante, tanto sul piano economico quanto su quello reputazionale.
ᐅ Una palestra con 2 sedi e sistemi smart per accesso e monitoraggio.
ᐅ Una macelleria con gestionale e 1 PC collegato a Internet.
ᐅ Un bar in centro con social, QR code e smartphone aziendali.
ᐅ Un’azienda strutturata con trenta dipendenti, server in sede, una seconda sede operativa e utilizzo di servizi cloud.
Palestra – Fatturato €250.000
- Palestra con 2 sedi e sistemi smart per l’accesso e il monitoraggio.
- Costo stimato dell’attacco: €3.500 – €15.000
- Impatto: 1–2 giorni di fermo, blocco accessi RFID/app, perdita di clienti.
Macelleria– Fatturato €300.000
- Macelleria locale con gestionale e 1 PC collegato a internet.
- Costo stimato dell’attacco: €4.000 – €10.000
- Impatto: blocco gestionale, rischio fiscale, elevati costi di ripristino.
Bar– Fatturato €91.000
- Bar in centro attivo sui social, con QR code e smartphone aziendali.
- Costo stimato dell’attacco: €2.000 – €6.000
- Impatto: social bloccati, QR code compromessi, perdita di contatti dei clienti.
Azienda strutturata– Fatturato €1.000.000
- Azienda SRL con trenta dipendenti, server in sede, due sedi operative e utilizzo di servizi cloud.
- Costo stimato dell’attacco: €56.000 – €158.000
- Impatto: blocco dei servizi VPN, cloud e file server, eventuali sanzioni GDPR.
Perché le PMI sono bersagli così frequenti?
Le micro e piccole imprese spesso:
● Non hanno un responsabile IT interno.
● Non effettuano backup regolari o testati.
● Condividono dispositivi e reti tra uso personale e aziendale.
● Utilizzano password semplici e non cambiano le credenziali di default.
● Non sono consapevoli degli obblighi del GDPR in caso di data breach.
I cybercriminali sanno che un attacco ben congegnato può portare al risultato da loro desiderato: spesso anche una richiesta di riscatto “modesta” (es. €2.000–€10.000) è preferibile da pagare piuttosto che affrontare il ripristino dei dati bloccati.
Come prevenire un attacco: buone pratiche per PMI
Anche senza grandi budget, le microimprese possono adottare misure efficaci e concrete:
✓ Backup automatici in cloud o su disco esterno.
✓ Antivirus commerciale e aggiornato su tutti i dispositivi.
✓ Separazione tra rete Wi-Fi clienti e staff.
✓ Autenticazione a due fattori (2FA) su account e gestionali.
✓ Formazione di base a titolari e collaboratori.
✓ Checklist di sicurezza e piano di emergenza stampato in sede.
Conclusione
La sicurezza informatica è un punto fondamentale per le aziende di tutte le dimensioni. Un attacco ransomware può bloccare l’operatività anche di una piccola palestra, bar o studio professionale per giorni, con danni economici e reputazionali spesso devastanti.
Investire poche centinaia di euro all’anno in prevenzione può salvare decine di migliaia di euro in danni.
Come sottolineato in questo articolo, la sicurezza informatica è di fondamentale importanza per qualsiasi tipo di impresa. Se vuoi approfondire il tema non perderti il nostro prossimo webinar:
SICUREZZA INFORMATICA: QUANTO TI COSTA UN CLICK SBAGLIATO?
Martedì 30 settembre alle 14.00 l’esperto Fabio Provedel di Ascom Treviso ti mostrerà i costi reali di un attacco informatico e ti illustrerà le best practices per proteggere la tua azienda online. Prenota subito il tuo posto!
Ricorda che l’Area Legale di Ascom Padova offre un servizio dedicato a sostenere le aziende in materia di cybersecurity, privacy e conformità al GDPR.
Puoi richiederci informazioni per l’adeguamento al GDPR Privacy compilando il form a questo link.
Contattaci legale@ascompd.com o chiamaci 049/8209741.
Ascom Servizi Padova spa
Padova, 17 settembre 2025